Processo a Medjugorje by David Murgia

Processo a Medjugorje by David Murgia

autore:David Murgia [Murgia, David]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Religione
editore: Rubbettino
pubblicato: 2021-11-22T16:03:31+00:00


Conclusione

La registrazione è autentica: si tratta solo dei primi 7 giorni delle presunte apparizioni. La risposta dei veggenti dopo il primo giorno dell’avvenimento è spontanea, piena di emozioni, paura e confusione. Il discorso è diretto, spesso confuso e con molti elementi del dialetto locale. I bambini parlano tutto d’un fiato, senza accuratezza grammaticale. I frati che hanno intervistato i bambini, hanno insistito su alcune ambiguità chiedendo chiarimenti. I bambini hanno dato risposte abbastanza convincenti. I piccoli veggenti sono d’accordo sugli elementi essenziali, mentre in alcuni dettagli le risposte non corrispondono. Nonostante tutte le lacune, la registrazione è preziosa perché è stata fatta nella prima settimana delle presunte apparizioni e appartiene all’archivio primario. Il contenuto dei messaggi (chiamata alla pace e alla riconciliazione e perseverare nella fede) ricevuti dalla Madonna e il modo del procedere delle “apparizioni” nella prima settimana, fanno pensare che si potrebbe trattare di una vera ed autentica esperienza di qualcosa straordinaria. Sembra che la registrazione sia genuina e fatta nella buona fede, senza il bisogno della manipolazione. Tutto sommato, secondo il mio parere, sembra che i dati ricevuti da questa registrazione, vanno a favore che si potrebbe trattare di un vero “factum historicum” delle presunte apparizioni.

Tuttavia, bisognerebbe fare un transcript professionale delle interviste registrate per poter approfondire il materiale esposto in questo mio intervento.

Il racconto continua:

Il terzo incontro con i Frati ha avuto luogo il 25 aprile pomeriggio. Oltre ai due Frati prima detti, era con noi anche il parroco, padre Petar Vlašić, OFM, con cui abbiamo principalmente dialogato in questa occasione.

Si tratta di una persona piuttosto semplice, con un’esperienza più pastorale che intellettuale. È parroco dal 2007 e ha 74 anni. Alle domande ha risposto in modo semplice e indiretto, dandoci l’impressione di cercare di dire il meno possibile. Egli vede le apparizioni come il “dito di Dio” che ha voluto agire in difesa della fede di coloro che all’epoca erano solo dei ragazzi. Ha fatto questa affermazione: «I comunisti non sono riusciti a distruggere la fede di quei bambini».

Interrogato riguardo agli inizi dell’apparizione risponde che i veggenti sono persone oneste e credibili. Quando gli viene chiesto se crede se queste apparizioni hanno avuto e hanno luogo, lui risponde che crede ciò che gli ha insegnato la Madre Chiesa.

C’è anche un problema particolare di cui ci siamo resi conto, cioè che il parroco non segue le Comunità che si insediano a Medjugorje senza nessun permesso né suo né del Vescovo. Si tratta di membri di Nuove Comunità già riconosciute (come quella delle Beatitudini), di alcune in via di riconoscimento (come Nuovi Orizzonti) e di altre di cui non è ben chiara la provenienza e gli scopi, i cui membri sono vestiti in modi “originali” e che sono sfuggiti al nostro tentativo di rivolgere loro, informalmente, domande. Né il parroco né il Vescovo sanno perché queste persone vengono a Medjugorje, cosa fanno, chi accolgono.

A questo punto i membri della Commissione visitano il luogo delle apparizioni. E partecipano ad una presunta apparizione. Cioè potranno finalmente vedere con i propri occhi quello che accade in quei momenti in cui la Gospa scenderebbe sulla terra.



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